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venerdì 16 dicembre 2016

La fine di un'avventura


Umore: Normale
Ascolto/guardo: Voglia di dance all night - Eiffel 65
Mangio/bevo:
Desidero:
Altro


Ciao a tutti! Dopo aver eliminato ben due post perché non mi piacevano più di tanto, ho deciso di farne uno con il quale raccontare più cose.

La prima notizia è che ho finito il mio anno al servizio civile in procura. Sono un po’ triste e oggi quando sono uscita dall’ufficio quasi mi veniva da piangere, un po’ come quando finisci la quinta superiore (solo che in quell’occasione non ho versato una lacrima a differenza di altri compagni perché non mi sono trovata benissimo a scuola) e senti che ti mancheranno TUTTI. Non è un vero e proprio lavoro, visto che è considerato volontariato con un rimborso spese, ma questo percorso mi ha in segnato tanto e adesso mi sento un po’ più sicura e pronta per affrontare il mondo del lavoro.

Mi sono trovata bene un po’ con tutti, con alcuni ho avuto un po’ più di feeling e con altri meno, ma non mi posso proprio lamentare. Adesso mi metterò a studiare per un concorso che non penso minimamente di passare ad essere sincera, ma voglio provarci.

Mercoledì ho avuto la cena di natale con l’ufficio e dopo aver mangiato abbiamo fatto un gioco che consisteva nel fare un regalo, con un premio per chi lo faceva più brutto. Io non ho vinto, però mi hanno votata in due e visto che non eravamo tantissimi e che il vincitore ha preso solo un voto più di me, posso ritenermi soddisfatta ahahah. Io ho regalato una pinzetta a forma di orecchio umano e ho ricevuto due mattoncini per un presepe (due di numero eh), abbastanza inutile devo dire, ma è stato divertente.

Oggi sono andata al centro commerciale per fare dei regali di natale e ne ho presi alcuni per le mie amiche, mentre io mi sono comprata questo, visto che amo Star Wars e voglio troppo vedere Rogue One.


Sarebbe un portafoglio per bambini, ma io lo userò per le monete o per le varie carte dei vari negozi, mentre qualche giorno fa, su Amazon ho comprato il nuovo Nintendo 3DS XL, ho deciso di farmi questo regalo con i soldini che ho ricevuto grazie al servizio civile e l’ho preso bianco perché era quello un pochino più economico, così adesso ho un Nintendo tutto per me e il 2DS l’ho passato definitivamente (visto che ce lo dividevamo) a mia sorella che tanto a lei il 3D da fastidio e posso giocare a Pokemon Luna quando voglio.


Quanto riguarda la scrittura, sto lavorando a una fanfiction su Once Upon A Time e in poche parole sto scrivendo che Biancaneve deve raggiungere la stanza del mondo Oltreconfine per rivedere il principe, visto che lui è rimasto a Storybrooke mentre lei si trova nella foresta incantata.

Invece di farla capitare direttamente nella stanza in fiamme, sto scrivendo di un viaggio insieme a un drago di nome Lucien (inventato da me) per raggiungerla. 

Appena l'avrò terminata la posterò qui sul blog.

Il libro invece per il momento è in pausa, visto che non ho molte idee purtroppo, ma vedrò di riprenderlo a breve.

Bye!

venerdì 21 ottobre 2016

Il rito (racconto)

Umore: Normale

Ascolto/guardo: Vision in blue - Ace of Base 

Mangio/bevo:

Desidero:

Altro:

 

Ok, sono brutta, ho delle occhiaie che neanche L di Death Note possiede, ma ci tenevo a farmi vedere dai miei cari lettori, infatti al posto delle solite immagini manga qui a fianco potete vedere la mia faccia.

 

Si, a quest'ora della notte mi decido a postare qualcosa. Vi piace il template che ho appena messo? Devo dire di essere abbastanza soddisfatta del risultato e poi la canzone è bellissima, se non fosse per la pubblicità che si sente a volte al posto dei miei cari Ace of Base.

Che dire? Non sapete la voglia di postare qualche pezzo del mio libro e la sofferenza nel non poterlo fare. Mi è stato sconsigliato perchè qualcuno potrebbe rubacchiare le idee, mi hanno messo paura dicendomi così e adesso non me la sento più di postare pezzi fino alla pubblicazione.

Per soddisfare in parte questa mia voglia, ho deciso di postare una storiella che scrissi tempo fa. Molti di voi l'hanno già letta e non è niente di che, soltanto una piccola storia per bambini fine a se stessa, senza togliere che il mio stile di scrittura è cambiato e che adesso riesco ad arricchire di più gli avvenimenti, ma ad alcuni è piaciuta quindi ho deciso di riproporla e niente, godetevi la mia (poca) fantasia.

IL RITO

In un mondo fuori da ogni spazio e ogni tempo, chiamato Sempre Buio, dove i cavalieri combattono con le loro spade e grossi draghi solcano in cielo con le loro ali smisurate, nasce una bambina che i genitori decidono di chiamare Sophie. E' una creatura bellissima dai capelli neri e gli occhi azzurri come un cielo limpido e senza nuvole. I primi sette anni di vita della fanciulla corrono lieti fra giochi e insegnamenti da parte dell'anziano del villaggio.

Sempre Buio è un mondo dove il cielo è completamente notturno, illuminato soltanto dalle stelle. Si narra che a compiere questo maleficio sia stata una bambina apparentemente innocente divenuta, dopo otto anni, una potente strega che oscurò il mondo, donando ad esso un cielo perennemente nero. Da quel giorno, a Sempre Buio, è usanza che ogni bambino, al compimento del suo ottavo anno, compia un rito che giudicherà se lo si potrà considerare in possesso di poteri magici, e se si arriverà a questa conclusione, la creatura finirà sul rogo.

Sophie ha appena compiuto otto anni. Suo padre entra nella umile casetta campagnola e trova la piccola difronte alla porta. -Buona sera- le dice con un sorriso.
-Buona sera a te.- risponde lei -Oggi è il mio compleanno, papà.- esclama felice e con la sua solita aria innocente e le braccia dietro la schiena chiede -Quale sarà il mio regalo?-
L' uomo si fa improvvisamente scuro in volto, Sophie non lo sa, i suoi genitori hanno deciso di tacere, ma quella è la sera del rito.
E' tradizione all'ottavo compleanno di ogni bambino regalare un' arma a sua misura per potersi difendere in quell'occasione. Il padre si stampa sul volto un finto sorriso -Guarda che ti ho portato.- dice, abbassandosi alla sua altezza e mostrandole un piccolo oggetto nero. -Fai attenzione.-
Sophie lo prende tra le manine e capisce: si tratta di un pugnale dall'elsa nera. Lo estrae dal fodero e saltella felice. -Che bello, che bello! Un pugnale tutto per me. Grazie, papà!- Esclama, saltandogli al collo.

Sophie va in cucina per ringraziare anche la mamma, indaffarata a preparare la cena.
Ha sempre desiderato un' arma. Uno dei suoi passatempi preferiti è sempre stato quello di osservare i giovani guerrieri allenarsi alla nobile arte della spada. Un giorno volle provare a prendere una di quelle armi tra le mani, ma era troppo pesante, il pugnale invece è piccolo e perfetto per lei.
La bambina lo punta verso l' alto dinanzi a se, lo vede brillare alla luce di un piccolo braciere e sorride. -E' bello!-

Dopo la cena, a base di zuppa e pane fresco, il papà porta Sophie nel bosco. Ad un tratto, giunti vicino al luogo del rito, a malincuore le dice. -Devo allontanarmi qualche attimo, ricorda che hai il tuo pugnale con te. Tornerò presto, vedrai.- Le dà un bacio sulla fronte e si allontana.
Sophie si ritrova sola ed ha paura. Un gufo bubbola su un albero e ad un tratto la bambina sente qualcosa muoversi in un cespuglio. Fugge impaurita, corre e corre e quando si ferma vede in lontananza due bambini ed una figura più grande. Decide di avvicinarsi a loro e si accorge presto che la terza figura è un grande drago. Il suo corpo è verde come uno smeraldo e i suoi occhi sono rossi come il fuoco. "E' bellissimo!" pensa la bambina felice; non aveva mai visto un drago da vicino.

Nonostante le sue dimensioni, sembra impaurito, scalcia e muove le grandi ali cercando di volare senza riuscirci. E' incatenato, e i bambini cercano di combatterlo con i loro pugnali.
-No, non fategli del male.- interviene Sophie.
-Non ti impicciare- dice uno di loro. -Dobbiamo farlo per il rito. Per dimostrare che non abbiamo poteri magici. Vogliono vedere come ce la caviamo con un vero drago, come riusciamo a sconfiggerlo. Se la magia dentro di noi si accende, anche involontariamente, se ne accorgeranno e finiremo sul rogo. Inoltre, è infuriato e noi non vogliamo una creatura cattiva nel nostro mondo. Voleva ucciderci-

Sophie, guardando il drago, percepisce tutta la sua sofferenza, la sua paura come se fosse sua. Allora si accorge di avere qualcosa di magico. -Io finirò anche al rogo, ma morirò per aver salvato una vita e per dimostrare che la magia può essere anche buona, che i pregiudizi sono inutili e cattivi.
-Vi faccio vedere io come si tratta un vero drago.- la bambina gli si avvicina e gli fa cenno di star buono. La creatura si volta verso di lei e la guarda, sentendosi compreso per la prima volta. L' animale allunga il collo e si lascia accarezzare da Sophie. E' piacevole per entrambi, la mano piccolina che sfiora il corpo ruvido e squamoso del drago.

-Non devi fare del male a questi bambini.- La piccola gli si avvicina ancora di più, sotto gli occhi impauriti e perplessi dei ragazzini, e il drago emette un grugnito di consenso.
-Lui la capisce, è magica.- Sussurra uno nell'orecchio dell'altro.

Sophie scruta il corpo del drago fino a notare una ferita sanguinolenta sotto un' ala.
-Tu non sei affatto cattivo. Sei soltanto ferito.- La bambina nota un bagliore sul palmo di una mano e allora capisce cosa deve fare. Posa il palmo sulla ferita della creatura. Il drago inizialmente si dimena e non vuole, poi però Sophie gli sussurra dolcemente -Buono, buono.- allora, l' animale si calma e si lascia curare. Infine, la bambina, sempre con la sua magia, scioglie le catene che tengono fermo il drago.

Uno dei due bambini la guarda disgustato. -Lo sapevo: è una strega.-
Sophie si sente afferrare le spalle, dietro di lei c'è un uomo grande e forte. La piccola urla, morde e si dimena, ma l' uomo cattivo non la lascia andare.
-Al rogo streghetta.-
E' il drago ad intervenire. Del fumo gli esce dalle narici e digrigna i denti affilati come lame. -Se non lasci andare la bambina, ti ridurrò in un mucchio di cenere.-
I bambini fuggono e l' uomo lascia andare la piccola Sophie e anche lui corre via.

La bambina si avvicina all'animale con gratitudine -Tu mi hai salvato la vita.-
-L' ho fatto per ringraziarti, bambina mia.-
-Come puoi parlare?- Chiede incuriosita Sophie.
-E' la tua magia buona che mi dona la parola, mia cara. La magia non è soltanto cattiva, come pensano gli altri- risponde il drago. -Monta sulla mia groppa e guarda che succede.-
La bambina non ci pensa due volte, si issa sul suo dorso e insieme spiccano il volo.
Sophie lancia un grido di eccitazione, è felice, il vento fresco le sfiora il volto e le corre tra i lunghissimi capelli. Ride contenta guardandosi intorno, mentre tutto scorre veloce sotto di lei. Dalle fauci del drago esce una polvere luminosa. In un attimo arriva il mattino e dopo tantissimi anni nel mondo di Sempre Buio regna, come per miracolo, di nuovo la luce.