Umore: Normale
Ascolto/guardo: Vision in blue - Ace of Base
Mangio/bevo:
Desidero:
Altro:
Ok, sono brutta, ho delle occhiaie che neanche L di Death Note possiede, ma ci tenevo a farmi vedere dai miei cari lettori, infatti al posto delle solite immagini manga qui a fianco potete vedere la mia faccia.
Si, a quest'ora della notte mi decido a postare qualcosa. Vi piace il template che ho appena messo? Devo dire di essere abbastanza soddisfatta del risultato e poi la canzone è bellissima, se non fosse per la pubblicità che si sente a volte al posto dei miei cari Ace of Base.
Che dire? Non sapete la voglia di postare qualche pezzo del mio libro e la sofferenza nel non poterlo fare. Mi è stato sconsigliato perchè qualcuno potrebbe rubacchiare le idee, mi hanno messo paura dicendomi così e adesso non me la sento più di postare pezzi fino alla pubblicazione.
Per soddisfare in parte questa mia voglia, ho deciso di postare una storiella che scrissi tempo fa. Molti di voi l'hanno già letta e non è niente di che, soltanto una piccola storia per bambini fine a se stessa, senza togliere che il mio stile di scrittura è cambiato e che adesso riesco ad arricchire di più gli avvenimenti, ma ad alcuni è piaciuta quindi ho deciso di riproporla e niente, godetevi la mia (poca) fantasia.
IL RITO
In un mondo fuori da ogni spazio e
ogni tempo, chiamato Sempre Buio, dove i cavalieri combattono con le
loro spade e grossi draghi solcano in cielo con le loro ali
smisurate, nasce una bambina che i genitori decidono di chiamare
Sophie. E' una creatura bellissima dai capelli neri e gli occhi
azzurri come un cielo limpido e senza nuvole. I primi sette anni di
vita della fanciulla corrono lieti fra giochi e insegnamenti da parte
dell'anziano del villaggio.
Sempre Buio è un mondo dove il cielo
è completamente notturno, illuminato soltanto dalle stelle. Si narra
che a compiere questo maleficio sia stata una bambina apparentemente
innocente divenuta, dopo otto anni, una potente strega che oscurò il
mondo, donando ad esso un cielo perennemente nero. Da quel giorno, a
Sempre Buio, è usanza che ogni bambino, al compimento del suo ottavo
anno, compia un rito che giudicherà se lo si potrà considerare in
possesso di poteri magici, e se si arriverà a questa conclusione, la
creatura finirà sul rogo.
Sophie ha appena compiuto otto anni.
Suo padre entra nella umile casetta campagnola e trova la piccola
difronte alla porta. -Buona sera- le dice con un sorriso.
-Buona sera a te.- risponde lei -Oggi è
il mio compleanno, papà.- esclama felice e con la sua solita aria
innocente e le braccia dietro la schiena chiede -Quale sarà il mio
regalo?-
L' uomo si fa improvvisamente scuro in
volto, Sophie non lo sa, i suoi genitori hanno deciso di tacere, ma
quella è la sera del rito.
E' tradizione all'ottavo compleanno
di ogni bambino regalare un' arma a sua misura per potersi difendere
in quell'occasione. Il padre si stampa sul volto un finto sorriso
-Guarda che ti ho portato.- dice, abbassandosi alla sua altezza e
mostrandole un piccolo oggetto nero. -Fai attenzione.-
Sophie lo prende tra le manine e
capisce: si tratta di un pugnale dall'elsa nera. Lo estrae dal fodero
e saltella felice. -Che bello, che bello! Un pugnale tutto per me.
Grazie, papà!- Esclama, saltandogli al collo.
Sophie va in cucina per ringraziare
anche la mamma, indaffarata a preparare la cena.
Ha sempre desiderato un' arma. Uno dei
suoi passatempi preferiti è sempre stato quello di osservare i
giovani guerrieri allenarsi alla nobile arte della spada. Un giorno
volle provare a prendere una di quelle armi tra le mani, ma era
troppo pesante, il pugnale invece è piccolo e perfetto per lei.
La bambina lo punta verso l' alto
dinanzi a se, lo vede brillare alla luce di un piccolo braciere e
sorride. -E' bello!-
Dopo la cena, a base di zuppa e pane
fresco, il papà porta Sophie nel bosco. Ad un tratto, giunti vicino
al luogo del rito, a malincuore le dice. -Devo allontanarmi qualche
attimo, ricorda che hai il tuo pugnale con te. Tornerò presto,
vedrai.- Le dà un bacio sulla fronte e si allontana.
Sophie si ritrova sola ed ha paura.
Un gufo bubbola su un albero e ad un tratto la bambina sente qualcosa
muoversi in un cespuglio. Fugge impaurita, corre e corre e quando si
ferma vede in lontananza due bambini ed una figura più grande.
Decide di avvicinarsi a loro e si accorge presto che la terza figura
è un grande drago. Il suo corpo è verde come uno smeraldo e i suoi
occhi sono rossi come il fuoco. "E' bellissimo!" pensa la
bambina felice; non aveva mai visto un drago da vicino.
Nonostante le sue dimensioni, sembra
impaurito, scalcia e muove le grandi ali cercando di volare senza
riuscirci. E' incatenato, e i bambini cercano di combatterlo con i
loro pugnali.
-No, non fategli del male.- interviene
Sophie.
-Non ti impicciare- dice uno di loro.
-Dobbiamo farlo per il rito. Per dimostrare che non abbiamo poteri
magici. Vogliono vedere come ce la caviamo con un vero drago, come
riusciamo a sconfiggerlo. Se la magia dentro di noi si accende, anche
involontariamente, se ne accorgeranno e finiremo sul rogo. Inoltre, è
infuriato e noi non vogliamo una creatura cattiva nel nostro mondo.
Voleva ucciderci-
Sophie, guardando il drago, percepisce
tutta la sua sofferenza, la sua paura come se fosse sua. Allora si
accorge di avere qualcosa di magico. -Io finirò anche al rogo, ma
morirò per aver salvato una vita e per dimostrare che la magia può
essere anche buona, che i pregiudizi sono inutili e cattivi.
-Vi faccio vedere io come si tratta un
vero drago.- la bambina gli si avvicina e gli fa cenno di star buono.
La creatura si volta verso di lei e la guarda, sentendosi compreso
per la prima volta. L' animale allunga il collo e si lascia
accarezzare da Sophie. E' piacevole per entrambi, la mano piccolina
che sfiora il corpo ruvido e squamoso del drago.
-Non devi fare del male a questi
bambini.- La piccola gli si avvicina ancora di più, sotto gli occhi
impauriti e perplessi dei ragazzini, e il drago emette un grugnito di
consenso.
-Lui la capisce, è magica.- Sussurra
uno nell'orecchio dell'altro.
Sophie scruta il corpo del drago fino a
notare una ferita sanguinolenta sotto un' ala.
-Tu non sei affatto cattivo. Sei
soltanto ferito.- La bambina nota un bagliore sul palmo di una mano e
allora capisce cosa deve fare. Posa il palmo sulla ferita della
creatura. Il drago inizialmente si dimena e non vuole, poi però
Sophie gli sussurra dolcemente -Buono, buono.- allora, l' animale si
calma e si lascia curare. Infine, la bambina, sempre con la sua
magia, scioglie le catene che tengono fermo il drago.
Uno dei due bambini la guarda
disgustato. -Lo sapevo: è una strega.-
Sophie si sente afferrare le spalle,
dietro di lei c'è un uomo grande e forte. La piccola urla, morde e
si dimena, ma l' uomo cattivo non la lascia andare.
-Al rogo streghetta.-
E' il drago ad intervenire. Del fumo
gli esce dalle narici e digrigna i denti affilati come lame. -Se non
lasci andare la bambina, ti ridurrò in un mucchio di cenere.-
I bambini fuggono e l' uomo lascia
andare la piccola Sophie e anche lui corre via.
La bambina si avvicina all'animale con
gratitudine -Tu mi hai salvato la vita.-
-L' ho fatto per ringraziarti, bambina
mia.-
-Come puoi parlare?- Chiede incuriosita
Sophie.
-E' la tua magia buona che mi dona la
parola, mia cara. La magia non è soltanto cattiva, come pensano gli
altri- risponde il drago. -Monta sulla mia groppa e guarda che
succede.-
La bambina non ci pensa due volte, si
issa sul suo dorso e insieme spiccano il volo.
Sophie lancia un grido di
eccitazione, è felice, il vento fresco le sfiora il volto e le corre
tra i lunghissimi capelli. Ride contenta guardandosi intorno, mentre
tutto scorre veloce sotto di lei. Dalle fauci del drago esce una
polvere luminosa. In un attimo arriva il mattino e dopo tantissimi
anni nel mondo di Sempre Buio regna, come per miracolo, di nuovo la
luce.
Carinissimo questo racconto! :)
RispondiEliminaGrazie mille! :*
EliminaChe bello... mi è piaciuto tanto, complimenti!^^
RispondiEliminaUn Bacio!
Grazie! Sono contenta che ti sia piaciuto. ^_^
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